Il terribile dirottamento dell'aereo VASP in Brasile del 1988

Il dirottamento del volo 375
L'11 settembre brasiliano
La sicurezza aeroportuale, all'epoca, era più debole
Il dirottatore voleva u c c i d e r e Sarney
Volo VASP 375
Cosa è successo
Un colpo anche alla porta della cabina
Morto il copilota
Una situazione estrema
Grazie al pilota
Una manovra rischiosa
Carburante finito
Un'altra rischiosa manovra
Il tentativo di fuga del dirottatore
Le riprese del film
Il dirottamento del volo 375

Anche se pochi lo ricordano, il 29 settembre 1988 accadde uno degli episodi più duri per l'aviazione brasiliana: il dirottamento di un aereo della compagnia brasiliana VASP. La storia è raccontata nel film "Il dirottamento del volo 375", uscito in Brasile nel dicembre 2023 e diretto da Marcus Baldini.

L'11 settembre brasiliano

La trama del film è interamente ispirata a fatti realmente accaduti. Il suo ideatore, il giornalista Constâncio Viana Coutinho, ha svolto un lavoro di ricerca approfondito prima di mettere insieme la sceneggiatura. Ha sottolineato alla BBC che si tratta di "un omaggio per il pilota".

La sicurezza aeroportuale, all'epoca, era più debole

Al momento dell'incidente, il protocollo di sicurezza era diverso e il dirottatore riuscì a salire a bordo con una a r m calibro 32. Il suo obiettivo era scagliare l'aereo contro il Palácio do Planalto, a Brasilia, per uccidere l'allora presidente della Repubblica, José Sarney.

Il dirottatore voleva u c c i d e r e Sarney

Il giovane Raimundo Alves da Conceição, 28 anni, era trattorista e disoccupato. Credeva che José Sarney (foto) fosse responsabile della sua difficile situazione e, per questo, voleva punirlo.

Volo VASP 375

Raimundo si è imbarcato sul volo VASP 375, all'aeroporto di Confins, a Belo Horizonte, diretto a Rio de Janeiro. L'aereo era un Boeing 737-317, con a bordo 98 passeggeri e 7 membri dell'equipaggio.

Cosa è successo

Poco dopo il decollo, ha annunciato il dirottamento e ha s p a r a t o a un assistente di volo, che aveva cercato di impedirgli di entrare nella cabina di pilotaggio.

Un colpo anche alla porta della cabina

Le porte della cabina non erano blindate e l'equipaggio ha lasciato entrare il dirottatore, temendo che la situazione peggiorasse. Il pilota, Fernando Murilo de Lima e Silva, è riuscito ad attivare il codice 7500, che in linguaggio aeronautico significa interferenza illecita (dirottamento).

Credit: Unsplash - John Mcarthur

Morto il copilota

Tuttavia, quando il copilota, Salvador Evangelista, ha cercato di rispondere al Centro integrato di difesa aerea e controllo del traffico aereo (Cindacta), il dirottatore lo ha notato e gli ha s p a r a t o alla nuca, u c c i d e n d o l o sul colpo.

Una situazione estrema

A questo punto sembrava tutto perduto, ma il pilota è riuscito a mantenere il controllo e non si è lasciato scuotere dalla situazione estrema.

Grazie al pilota

Anche se ha subito pressioni dal dirottatore affinché andasse a Brasilia, ha avuto la capacità di convincerlo che non sarebbe stato possibile, a causa della scarsa visibilità.

Una manovra rischiosa

Raimundo ordinò così una nuova deviazione di rotta, San Paolo, ma il pilota lo avvertì che non ci sarebbe stato abbastanza carburante e decise di fare qualcosa che non aveva mai fatto prima con un aereo di quelle dimensioni: una manovra acrobatica chiamata 'tonneau', un giro completo attorno al proprio asse longitudinale, nel tentativo di destabilizzare il dirottatore.

Carburante finito

A quel punto non c’era più spazio per deviazioni, perché sarebbe mancato il carburante. Ma il dirottatore è riuscito a rialzarsi, dopo aver perso l'equilibrio durante la manovra, minacciando nuovamente il pilota.

Un'altra rischiosa manovra

Così, Fernando Murilo ha deciso di fare un'altra manovra estrema: una picchiata a spirale, con il muso dell'aereo puntato verso il basso. Alla fine, riuscì a destabilizzare definitivamente il dirottatore e a far atterrare l'aereo in sicurezza all'aeroporto di Goiânia.

Il tentativo di fuga del dirottatore

Una volta a terra, il dirottatore ha cercato di fuggire con un aereo più piccolo, ma è stato colpito tre volte dalla polizia federale ed è deceduto pochi giorni dopo in ospedale.

Le riprese del film

La produttrice Joana Henning ha dichiarato alla BBC che la sfida più grande è stata realizzare un film d'azione che coinvolgesse un aereo, qualcosa senza precedenti in Brasile. Ha detto che, per le riprese, la squadra ha utilizzato tecniche circensi e risorse provenienti dal settore del carnevale e della pubblicità.

Credit: Unsplash - Jakob Owens

"Un eroe brasiliano"

"Il film è un modo per raccontare alla gente una storia molto importante che era stata dimenticata, su un eroe brasiliano che ha salvato la vita di molte persone", ha detto alla BBC il regista Marcus Baldini (foto).

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